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Studio Plura - Cintura non allacciata: niente risarcimento anche se l’altro veicolo è colpevole

Assicurazioni, Responsabilità civile e risarcimento, Codice della Strada

21 ottobre 2025

Cintura non allacciata: niente risarcimento anche se l’altro veicolo è colpevole

Cassazione civile, ordinanza n. 26656 del 3 ottobre 2025

La Corte di Cassazione ha confermato un principio tanto netto quanto attuale: chi non indossa la cintura di sicurezza non ha diritto al risarcimento dei danni, se le lesioni derivano proprio da quella mancanza.

Nel caso esaminato (ord. n. 26656/2025), un passeggero aveva riportato gravi ferite – trauma cranico e fratture facciali – in un incidente tra due auto. Ritenendo l’altro veicolo responsabile al 50%, aveva chiesto il risarcimento al conducente e alla compagnia assicurativa di quest’ultimo. Tuttavia, non indossava la cintura di sicurezza.

I giudici hanno accertato che le lesioni erano la conseguenza diretta del mancato uso della cintura e non dell’impatto in sé. Di conseguenza, il passeggero non ha avuto diritto ad alcun risarcimento.

La Suprema Corte ha chiarito che, se il passeggero avesse citato anche il conducente dell’auto su cui viaggiava, si sarebbe potuta riconoscere una “cooperazione colposa”: cioè una responsabilità condivisa tra chi guida e chi accetta di circolare senza le cinture allacciate. Ma poiché la causa era stata proposta solo contro il veicolo “antagonista”, il giudice ha ritenuto che la colpa del passeggero fosse esclusiva.

Cosa insegna questa decisione:
• L’obbligo di indossare la cintura vale per tutti i passeggeri, anche nei sedili posteriori.
• Il mancato uso può escludere totalmente il risarcimento, anche se l’incidente è dovuto in parte all’altro veicolo.
• Per ottenere un eventuale ristoro, il passeggero dovrebbe citare anche il conducente del proprio veicolo, potenzialmente corresponsabile per aver avviato la marcia senza verificare che tutti fossero in sicurezza.

In sintesi:
La Cassazione ricorda che la sicurezza non è solo una questione di prudenza, ma anche di diritto: chi si mette in viaggio senza cintura accetta i rischi, anche economici, di quella scelta.