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Studio Plura - Il mio volo aereo è terribilmente in ritardo: ho diritto a un risarcimento?

Assicurazioni, Responsabilità civile e risarcimento

06 ottobre 2025

Il mio volo aereo è terribilmente in ritardo: ho diritto a un risarcimento?

Ebbene sì, quando la partenza del volo è notevolmente ritardata rispetto all’orario programmato possono sussistere le condizioni perché il viaggiatore abbia diritto a un indennizzo.

Qualora il volo che subisce ritardo colleghi due paesi all’interno dell’UE, o se l’aeroporto di partenza o di arrivo si trovino nel territorio dell’UE (nel secondo caso, la tratta deve essere gestita da una compagnia aerea UE), allora si applica il Regolamento CE n. 261/2004 che dà diritto ad una compensazione pecuniaria a favore del viaggiatore.

Si tratta di una previsione di favore per il viaggiatore: per ottenere la compensazione pecuniaria è sufficiente che il passeggero dimostri di essere in possesso del biglietto aereo e che il volo è incorso in un prolungato ritardo. Non serve, cioè, la prova di aver subito un danno. Ciò non esclude la risarcibilità del danno ulteriore laddove il viaggiatore sia in grado di documentare o comunque di fornire la prova di aver subito un ulteriore pregiudizio a causa del ritardo del volo.

Secondo la Corte di Giustizia Europea il ritardo del volo è rilevante (e dunque dà diritto alla compensazione pecuniaria) se il passeggero giunge alla destinazione con un ritardo di almeno 3 ore rispetto all’originario itinerario di viaggio previsto.

La compensazione pecuniaria corrisponde a una somma forfettaria, variabile a seconda della distanza della tratta aerea, pari a:
- € 250,00 per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 chilometri;
- € 400,00 per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 chilometri e per le tratte internazionali comprese tra 1500 e 3500 chilometri;
- € 600,00 per le tratte aeree internazionali superiori a 3500 chilometri.

Il viaggiatore ha comunque diritto a ricevere assistenza da parte della compagnia aerea che -in relazione alla durata del ritardo e dunque dell’attesa- è obbligata a fornire cibi e bevande, la sistemazione in albergo per il pernotto e i relativi trasferimenti.

La responsabilità della compagnia aerea è esclusa solo se il ritardo è dovuto a eventi eccezionali (e dunque il ritardo si verifica anche se la compagnia aerea ha adottato tutte le precauzioni necessarie), se in caso di cancellazione del volo il passeggero sia stato avvisato con un preavviso di almeno due settimane o, se il preavviso è inferiore, che gli venga offerto un volo alternativo con caratteristiche simili a quello originario.

Quanto tempo ho per ottenere tutela dei miei diritti?

Per ottenere la compensazione pecuniaria e il risarcimento del danno è previsto un termine.

Se l’azione di responsabilità per la risarcibilità del danno ulteriore deve essere avviata entro due anni dal volo ritardato, vi è incertezza sul termine per proporre tempestivamente la richiesta di compensazione pecuniaria. Le compagnie aeree hanno sempre negato il diritto alla compensazione pecuniaria qualora la richiesta di compensazione fosse stata avanzata trascorso il termine di due anni dal volo ritardato.

Tuttavia una recente pronuncia della Corte di Cassazione (ord. n. 4427/2024) ha disatteso tale interpretazione, senza chiarire, agli effetti pratici, se in applicazione di una diversa normativa alla compensazione pecuniaria sia comunque applicabile il termine biennale oppure se, facendo riferimento alla normativa nazionale in materia di trasporto, il termine per proporre la richiesta sia di 12 mesi in caso di trasporto nazionale o di 18 mesi in caso di trasporto internazionale.

Nel dubbio interpretativo, è sempre consigliabile attivarsi tempestivamente per ottenere il pagamento della compensazione pecuniaria e il ristoro del danno.